VACCINI: UN SALTO NEL BUIO
I vaccini non servono alla salute dei bambini, ma ad annichilire grandi e piccini. I fatti esposti in questo articolo evidenziano in modo incontrovertibile come sia in atto ormai da tempo una guerra segreta volta ad acquisire totalmente il controllo dell’umanità, e come l’Italia priva di sovranità sia in prima linea nella sottomissione.
La tecnocrazia ha ormai annichilito la democrazia: la medicina tricolore diventa un esperimento obbligatorio su inermi cavie. Non è un romanzo, ma una storia vera e documentata che si legge tutta d’un fiato per chi non si accontenta delle verità ufficiali. Ecco l’incipit della legge di conversione del decreto legge numero 73 del 7 giugno 2017 palesemente incostituzionale:
«Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizioni per garantire in maniera omogenea sul territorio nazionale le attività dirette alla prevenzione, al contenimento e alla riduzione dei rischi per la salute pubblica e di assicurare il costante mantenimento di adeguate condizioni di sicurezza epidemiologica in termini di profilassi e di copertura vaccinale; Ritenuto altresì necessario garantire il rispetto degli obblighi assunti e delle strategie concordate a livello europeo e internazionale e degli obiettivi comuni fissati nell'area geografica europea; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 19 maggio 2017».
Tenete bene a mente Mattarella, Gentiloni, Lorenzin, Fedeli, Orlando, Costa, Padoan, ovvero i firmatari governativi di una legge liberticida di stampo dittatoriale, una norma fuorilegge che introduce gravissime misure coercitive a danno della salute di neonati, bambini e adolescenti. Prove ufficiali alla mano non è in corso alcuna epidemia e non dilagano pandemie, tant’è che lo stesso primo ministro pro tempore, Paolo Gentiloni, in conferenza stampa il 19 maggio 2017 ha dichiarato testualmente:
«Non si tratta di uno stato di emergenza».
Quale autorità tricolore mente e perché? Le apparenze ingannano: la menzogna politica è la vera protagonista dei tempi correnti. Ma quale urgenza se non esiste alcuna emergenza e se ben 15 paesi europei, a partire dalla civile Germania non hanno obblighi vaccinali? Non è tutto: c’è di peggio, anche una grave interferenza. Il 19 giugno scorso l’Ufficio regionale e dell’OMS per l’Europa ha inviato un documento alla Commissione Sanità del Senato in riferimento all’esame in corso del decreto legge sui vaccini. L’Organizzazione mondiale della sanità ben foraggiata dalle big pharma, spinge affinché l’esautorato parlamento tricolore converta in legge il mostruoso decreto legge che impone 12 vaccini a neonati, bambini e adolescenti in Italia. Con quale diritto? Sulla base di quale dato scientifico? Non è dato sapere. La cronaca documentata racconta che l’OMS aveva decretato a tavolino la farlocca pandemia nel 2009, favorendo la vendita da Novartis allo Stato di ben 24 milioni di vaccini.
Ora, il copione si ripete sulla pelle dei più indifesi minacciando e ricattando i genitori. Infatti, in una lettera di due pagine inviata al Senato e imbottita di menzogne, un alto funzionario dell’OMS dichiara:
«Preoccupati per la corrente situazione e l’espansione dei casi di morbillo e di altre malattie prevenibili sul territorio Italiano».
L’ufficio regionale dell’OMS per l’Europa applaude l’attuale importante sforzo per fermare la trasmissione del morbillo in Italia e rimane a disposizione per offrire il supporto tecnico necessario all’Italia per migliorare la copertura vaccinale e raggiungere il controllo della malattia e target di eliminazione. Perché l’OMS interferisce con l’Italia ma non con la Germania, dove non c’è un solo obbligo vaccinale? L’Italia è sovrana?
Parola dello zio Sam
È in atto una guerra segreta, non dichiarata ufficialmente, contro l’umanità per controllarla totalmente. La crisi planetaria ha le sue radici nel fallimento dell’impresa moderna, ossia nella sostituzione della macchina all’essere umano. Ora, il punto di forza di un regime totalitario è il controllo capillare e centralizzato delle informazioni personali e sensibili di ogni persona, fin dalla nascita. Nel Memorandum of Understanding siglato il 31 marzo 2016 a Boston da Matteo Renzi, allora primo ministro sia pure di un governo senza mandato elettorale palesemente telecomandato da interessi finanziari stranieri, è scritto:
«Come presupposto per realizzare il programma ed effettuare l’investimento IBM si aspetta di poter avere accesso – in modalità da definire – al trattamento dei dati sanitari dei circa 61 milioni di cittadini italiani (intesi come dati sanitari storici, presenti e futuri) in forma anonima e identificata, per specifici ambiti progettuali, ivi incluso il diritto all’uso secondario dei predetti atti sanitari per finalità ulteriori rispetto ai progetti».
All’insaputa del popolo italiano, il capo di un governo eterodiretto dall’estero, in cambio di un investimento a Milano, si mette d’accordo con una famigerata multinazionale già in affari con Hitler per schedare gli ebrei da sterminare nei lager. Il paradigma politico dell’occidente non è più la società, ma il campo di concentramento, non Atene bensì Auschwitz. È in atto una gigantesca operazione eugenetica di controllo sociale che surclassando il nazismo, dal presente proietta ombre oscure sul futuro delle giovani generazioni.
La parola d'ordine del nuovo ordine mondiale dilaga grazie alla nemesi medica, per manipolare l’identità genetica del genere umano. Il sistema di dominio vuole impadronirsi di ogni persona, ma il corpo è sacro, inviolabile, inalienabile. In Italia, una nazione priva di sovranità che vanta un governo in carica senza mandato elettorale e non ha una legge elettorale democratica – come hanno sancito la Consulta e la Cassazione in due memorabili sentenze nel 2014 – ma in compenso annovera onorevoli abusivi, come ha stabilito la Corte Costituzionale con il pronunciamento numero 1 nel 2014, esattamente il 7 giugno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 73 che prevede in un lampo l’obbligatorietà di ben 12 vaccini a neonati, bambini e adolescenti. Una situazione che non eguali in Europa. I genitori che osano opporsi a questo conclamato abuso di potere per difendere i propri figli, addirittura perdono la patria potestà e pagano multe salate. Chi non si fa iniettare i veleni delle multinazionali farmaceutiche non ha più diritto all’istruzione pubblica in un belpaese dove la vaccinazione fa rima con corruzione. Chi lo ha stabilito dall’alto dei cieli? Il governo degli Stati Uniti d’America, però senza alcuna base scientifica. Ma con quale diritto?
Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, non è in atto alcuna epidemia in Italia. Perché sottoporre fulmineamente piccoli esseri umani sani ad invasivi trattamenti sanitari obbligatori? La cronaca narra che il 29 settembre 2014, a Washington, alla presenza del ministro Beatrice Lorenzin, del presidente dell’Aifa Sergio Pecorelli [a destra, ndr] (poi costretto a dimettersi per macroscopici conflitti di interesse nel settore) e di Raniero Guerra, già nel consiglio d’amministrazione della fondazione Smith Kline, ovvero Glaxo, promosso il giorno seguente alla carica di direttore generale del ministero della cosiddetta “salute”, la White House, ovvero il presidente uscente Obama, ha stabilito che l’Italia sarà il capofila mondiale nel settore lucrativo delle vaccinazioni di massa. La decisione, tuttavia, non è stata mai portata preventivamente all’attenzione del Parlamento italiano e neanche secondariamente ha coinvolto attivamente la popolazione italiana, calpestando i dettami della Costituzione repubblicana del belpaese. Nel frattempo il primo ministro Matteo Renzi ha incoraggiato le multinazionali del settore partecipando a diverse kermesse. La Merck, ad esempio, ha elargito ben 750 mila euro ad un’associazione medica che poi ha redatto l’ultimo piano vaccinale già operativo, mentre l’Agenzia nazionale di controllo del farmaco (Aifa) ha regalato denaro pubblico alla Glaxo: ancora una volta il controllore ha beneficiato inspiegabilmente il controllato. Non è tutto: i vaccini contengono sostanze pericolose per la salute umana, come ad esempio l’alluminio. Quanto al mercurio è stato messo al bando a livello internazionale, ma in Italia grazie a una deroga ministeriale, è ancora presente e colpisce silenziosamente le sue inermi vittime. In ogni caso, la letteratura scientifica, vale a dire oltre un migliaio di studi attestano la pericolosità dei vaccini, che spesso provocano malattie neurodegenerative, in particolare autismo e cancro.
Il grande fratello
L’argomento è un tabù sociale. La prima e basilare espropriazione parte dal controllo del corpo umano, fin dalla nascita con la medicalizzazione a vita dell’esistenza. E poi si estende alla società. Tutti schedati e controllati fin dalla nascita: il pretesto è la sicurezza. L’operazione è decollata nel 1998 con le linee guida per i test genetici a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri. E ha avuto un'accelerazione dopo l'autoattentato United States of America a New York dell'11 settembre 2001. In seguito è stata perfezionata dagli esecutivi tricolore (ne sanno qualcosa i governi Prodi, D'Alema, Berlusconi, Monti, Letta, Renzi & Gentiloni) con l’adesione – senza alcuna consultazione del popolo sovrano – ai Trattati di Prṻm, di Velsen e di Lisbona che hanno privato il nostro Paese di qualsiasi sovranità. In Italia la schiavitù è vietata, eppure è comunque in vigore. Il corpo fisico di ogni cittadino italiano appartiene allo Stato, stabilisce la legge 91 del 1999. Siamo già stati espropriati del nostro corpo e di ogni facoltà, nonché di ogni potere decisionale sulla nostra vita. O sei in possesso del tuo corpo o sei uno schiavo, perché chi possiede il tuo corpo, possiede anche te. Infatti, è sufficiente analizzare la documentazione ufficiale del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita, per rendersi conto del livello di mostruosità istituzionale raggiunto da chi governa per conto terzi l’Italia. La schedatura di tutti, adulti e bambini, vale a dire il controllo dei dati biometrici di ogni individuo. Il pretesto è la sicurezza di massa combinata alla modernità tecnologica. Altro che Stato di diritto o democrazia partecipata. La spacciano per una rivoluzione obbligatoria: a tutta la popolazione italiana che richiede un documento d’identità, dal prossimo anno saranno prese le impronte digitali. A Roma, presso il Viminale, è stata allestita una gigantesca banca dati contenente tutti i dati sensibili della popolazione italiana, già schedati dalla Sogei. La carta d'identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi sono gli unici strumenti di autenticazione previsti dal Codice dell'Amministrazione Digitale per l'accesso ai servizi web erogati dalla pubblica amministrazione italiana. Un microchip per custodire tutte le informazioni personali, uno spazio sulla tessera plastificata per le impronte digitali, e per indicare le proprie preferenze, se si è maggiorenni, in materia di donazione degli organi. Sono le principali novità introdotte nel decreto del ministro dell’Interno, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 dicembre 2015. Tutte le informazioni sensibili della popolazione italiana confluiranno in un’unica banca dati elettronica, a disposizione della NATO. Iata-Aba e Barcode 39 sono standard di schedatura mondiale. Il codice a barre è un mero paravento commerciale. Infatti, nel decreto interministeriale 11 marzo 2004, tra l'altro è scritto:
«Il codice fiscale in modalità “BAR CODE” è riportato sul retro della tessera secondo lo standard di codifica 39 che risponde alle norme MIL-STD-1189 e ANSI MH10.8M1983».
In altri termini: il controllo totale sugli esseri umani spetta al Pentagono. I grandi segreti, comunque, albergano sotto gli occhi di chiunque. Quando la tecnocrazia sostituisce la democrazia avanza il progresso morale? Sovranità italiana definitivamente azzerata e privacy inesistente. Tutta la propria storia sanitaria in una card codificata dal ministero della Difesa degli Stati Uniti d’America. Un cartoncino plastificato di sette centimetri per quattro. Un microchip che consente l'accesso ai dati...