La mitica torre di Bab’el. Una ghiandola contenuta nel nostro cranio che produce l’ormone dell’immortalità. La “Sacra Coppa” a vario titolo collegata alla figura di Gesù e a quella di Artù. Che legame esiste tra questi tre elementi e i siti sacri in Mesopotamia, Egitto, Pirenei, Inghilterra e Ande? E com’è connesso tutto questo con le fratellanze massoniche e templari? Il passaggio da indagare è quello che, partendo dal geroglifo egizio della torre “zed”, simbolo di immortalità, si congiunge al “Calice” passando attraverso il “GRA(d)AL”, che significa TORRE. L’autrice suggerisce un’ipotesi completamente nuova che, suffragata da fotografie scattate durante numerosi viaggi nei luoghi dove sorgono siti megalitici ed esoterici, non ignora la tradizione di studio finora esistente ma anzi la armonizza in un teorema di assai più ampio respiro e di maggior interesse. Il testo porta il lettore a comprendere come da un “errore di interpretazione”, forse voluto, sia nato il mito della Sacra Coppa e di quali siano le sue radici storiche da 400.000 anni ad oggi.
Codice: 9788889983019
Pagine: 208
Formato: CARTACEO