L’idea che la diversità e la devianza nell’agire e nel pensare delle persone - se in contrasto con le norme e il giudizio sociale e difensivo e disagio personale - debba essere attribuita all’esistenza di una ‘mente malata’, di un modo di essere o di una biografia patologica, è una credenza medico-psicologica, socialmente e giuridicamente radicata, usata sempre di più in modo estensivo, autoritario e senza contraddittorio. Credenza in cui la mente delle persone è considerata l’analogo di un organo suscettibile di malattia come per ogni altro organo del corpo. Convinzione condivisa e sostenuta delle professioni interessate, che ha imposto un’equivalenza, ideologica e non scientifica, tra il comportamento giudicato normale e la salute mentale. In questo libro, un gruppo di esperti, mette in discussione il tradizionale modello socio-sanitario applicato alla "psiche", fatto di pratiche fisiche segreganti, contenitive e repressive. I cui esiti spesso violenti e drammatici sono dimenticati o ignorati, visto il prevalente interesse sociale. Da cui il prezzo pagato: si tratti di diagnosi arbitrarie, di letti di contenzione, di psicofarmaci e di sopraffazioni istituzionali, fatte a persone private di ogni potere su se stesse. Un libro sull'inconsistenza di un sapere, spesso arbitrario nei giudizi e nelle pratiche quanto labile nei suoi presupposti scientifico-professionali.
A CHI SI RIVOLGE
Il testo è rivolto a studenti universitari, laureati in psicologia, psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, psicanalisti, medici, assistenti sociali, professionisti dei servizi sociali e operatori dell'area medico-riabilitativa, filosofi e sociologi della conoscenza.
GLI AUTORI
ALESSANDRO SALVINI, già professore ordinario all’Università di Padova, dove ha inse-gnato psicologia clinica e psicopatologia. Negli anni, dal 1972 ha svolto un’intensa atti-vità operativa e di ricerca nei vari ambiti delle scien- ze del comportamento e della mente, da cui le numerose pubblicazioni. È stato anche Presidente del Collegio dei pro-fessori di psicologia clinica delle Università Italiane. È attualmente direttore scientifico della rivista Scienze dell’Interazione. L’Università di Padova gli ha conferito il titolo di Studioso senior dello Studium patavinum.
ANTONIO IUDICI, è docente incaricato di Psicologia Clinica all’Università di Padova, dove attualmente insegna Metodi e Tecniche in Ambito Costruttivi- sta e Interazionista e docente a contratto presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha svolto un’intensa attività operativa e di ricerca nei vari ambiti delle scienze del comportamento e della mente. Da cui un ampio numero di pubblicazioni scientifiche nazionali e interna-zionali. Fa parte di vari comitati scientifici ed è direttore della Scuola di specializzazione in psicoterapia interattivo-cognitiva di Padova. Gli è stata riconosciuta l’Idoneità uni-versitaria per professore di seconda fascia, per l’insegnamento delle discipline afferenti al settore della psicologia clinica.
Codice: 9788885721210
Pagine: 642
Formato: CARTACEO