Le evidenze scientifiche, in medicina, sono delle verità convenzionali indispensabili per guidare il medico nelle sue scelte e per assicurare al malato i trattamenti più adeguati. Esse tuttavia non sono come si pensa verità assolute, esatte, inconfutabili, sempiterne, ma “verità relative” spesso provvisorie e fallaci, con una forte natura probabilistica e la cui veridicità effettiva dipende da un mucchio di variabili proprie al medico, al contesto ma soprattutto al malato.
Dai problemi delle evidenze scientifiche quindi possono derivare, tanto al medico che al malato, un sacco di complicazioni ovviamente di tipo diverso, fino a mettere a rischio l’esito della cura a danno dei malati, e peggiorare la relazione fiduciaria tra medicina e società oggi piuttosto compromessa.
È tuttavia possibile insegnare ai medici ad usare le evidenze scientifiche in modo meno convenzionale e più pragmatico, cioè usando il buon senso, insegnando loro prima di tutto a conoscerne l’epistemologia, quindi ad usarle nella relazione con il malato.
A CHI SI RIVOLGE
Il testo è rivolto a studenti universitari, medici, professionisti dei servizi sociali e operatori dell'area medico-riabilitativa, filosofi e sociologi della conoscenza e, in generale, a tutti coloro che sono desideriosi ad approfondire la 'verità'in medicina.
L'AUTORE
Ivan Cavicchi è unanimemente considerato il più autorevole filosofo ‘per’ la medicina del nostro tempo. ‘Per’ la medicina, infatti, ha messo a punto negli anni un pensiero ‘per’ rinnovare e rendere più adeguato il suo vecchio paradigma. Di recente, per conto di tutti gli ordini dei medici d’Italia, ha scritto le 100 tesi per ridefinire il medico e la medicina del futuro. Attualmente insegna, “logica e filosofia della scienza” a Roma alla facoltà di medicina a Tor Vergata. Per i suoi innumerevoli studi e pubblicazioni ha ricevuto, nel 2000, la laurea honoris causa in medicina e chirurgia.
Codice: 9788885721241
Pagine: 276
Formato: CARTACEO